Il Tantra, nel Buddhismo, indica un metodo speciale di praticare il Dharma, chiamato anche Vajrayana o Mantrayana. In occidente ci sono molti fraintendimenti al riguardo del Tantra che spesso viene abbinato unicamente a pratiche che coinvolgono la dimensione della sessualità. In realtà si tratta di qualcosa di molto più vasto e che coinvolge moltissime dimensioni diverse. Forse una sua caratteristica generale è l’idea di “integrazione”, in quanto in questo sistema tutto può essere integrato nella via spirituale, anche le emozioni forti e gli impulsi, tuttavia, è cruciale essere abili nei metodi per fare ciò, altrimenti c’è il forte rischio di auto-ingannarsi. In realtà, nel Tantra, ogni cosa dovrebbe essere integrata nella via, quelle che ci piacciono ma anche quelle che non ci piacciono, andando al di là di predilezioni e avversioni. Ogni situazione, ogni emozione, positive o negative che siano, piacevoli o spiacevoli che siano, sono un’occasione, l’abilità sta nel riuscire ad integrarle, a trasformarle e a renderle un supporto per il nostro sentiero.
Si tratta comunque di un metodo esoterico e per praticarlo veramente è necessario ricevere un’iniziazione e delle istruzioni specifiche da un maestro qualificato. I maestri idonei a trasmettere il Vajrayana appartengono a dei lignaggi ininterrotti che risalgono all’antica India, e che si dedicano completamente alla pratica e alla trasmissione del Dharma più autentico e profondo.
Gli insegnamenti del Tantra sono generalmente suddivisi in quattro classi e risalgono al Buddha, anche se non necessariamente alla sua forma storica. Infatti, spesso i lignaggi tantrici risalgono ai Mahasiddha, o grandi realizzati, dell’India antica, i quali spesso ebbero delle visioni estatiche del Buddha nella sua forma mistica, Vajradhara, o di Dakini, manifestazioni della saggezza suprema in forma femminile, e in queste visioni venivano loro trasmesse le iniziazioni con le relative istruzioni speciali. Quelle iniziazioni ed istruzioni che sono state tramandate e praticate senza interruzione da una generazione all’altra sono i lignaggi viventi. Nel Buddhismo tibetano ce ne sono ancora molti.
Le iniziazioni sono spesso accompagnate da una ritualistica e coinvolgono pratiche di visualizzazione e di recitazioni di Mantra e a volte anche la creazione dei mandala. Si tratta comunque di un processo altamente simbolico che comporta la morte dell’io legato all’ignoranza e la susseguente nascita della Divinità, che rappresenta la nostra natura di Buddha origina. In altre parole, la percezione ordinaria che abbiamo di noi stessi e dell’universo viene trasformata in visione pura, in cui tutto è percepito come sacro. Esiste un pantheon molto ricco di Divinità legate a questo percorso iniziatico e queste possono rappresentare sia qualità illuminate che vari aspetti della nostra personalità con cui dobbiamo lavorare.
È solo dopo un’iniziazione che si possono ricevere e praticare le relative istruzioni che includono anche vari metodi di meditazione e integrazione che possono utilizzare quale supporto la mente creativa – attraverso le visualizzazioni; il suono – attraverso i mantra, o il corpo – mediante pratiche yoga speciali.
Il Vajrayana include vari metodi psico-fisici per addestrarsi che possono anche essere piuttosto elaborati e complessi, ma allo stesso tempo contiene istruzioni molto semplici e dirette per riconoscere e meditare direttamene la mente vuota e luminosa, metodi spesso associati alla Mahamudhra e allo Dzogchen.
Dai canti di Shabkar, un grande yogi tantrico del Tibet:
EHMAHO! Ancora una volta, amati figli e figlie, ascoltate con devozione! “La mente nella sua insostanzialità è come il cielo.” È vero o falso, figli miei? Confermatelo rilassandovi completamente e guardando direttamente alla mente, guardando con tutta la vostra mente, liberi da ogni tensione.
“La vacuità della mente non è solo un nulla vuoto, poiché senza dubbio è la saggezza primordiale della consapevolezza intrinseca, radiosa dal principio. Auto-esistente, la luminosità naturale è come la luce del sole.” È ciò effettivamente vero? Per confermarlo, rilassatevi completamente, guardando direttamente alla natura della vostra Mente.
Trattandosi di un metodo esoterico e che dipende da riti iniziatici e dalla devozione al maestro è cruciale approcciarsi a questo aspetto del Buddhismo unicamente dopo un’attenta riflessione e dopo aver valutato le qualità effettive del maestro a cui ci si affida.